L’etimologia dei colori: blu

L’etimologia dei colori: blu

Oggi parliamo dell’etimologia della parola blu. 🔵
Spoiler alert: è davvero poetica 💙 ma anche super-contorta!

Le origini di questo termine si possono tracciare fino a due parole antiche. La prima era il protogermanico “blewaz” (che copriva grigio, blu scuro e nero). ⚫

La seconda era il protoindoeuropeo “bhle-was”, in cui la radice “bhle” significava non solo “blu”, ma anche “color della luce” ☀ (ma quanto è bello avere una parola per questa cosa?). Tra l’altro, riferendosi anche ai concetti di “biondo” e “giallo”, è all’origine anche del latino “flavus”, cioè appunto “giallo”. 🟡

E non è finita qui: i romani infatti usavano “blavus”, che deriva direttamente da questa radice, con il significato di “sbiadito” (!)*, mentre per riferirsi alle sfumature del blu utilizzavano i due termini “cyaneus” e “caeruleus”.
🌬 “Caeruleus” significa letteralmente “color del cielo” (“caelum” in latino) e, anche se in italiano abbiamo il corrispettivo “celeste”, a volte era usato anche per parlare di verde scuro e verde acqua 🟢 (d’altronde, il cielo non è solo blu).
➡ Invece “cyaneus” (da cui l’italiano “ciano” e “cianotico”) derivava dal greco antico ”kyanos” che, a sua volta, prendeva vita dalla radice proto-indo-europea “kwey”, che però si riferiva generalmente al bianco! ⚪

Insomma l’intero cielo… anzi, l’intero arcobaleno 🌈 in un’unica parola!

👉🏻 Da qui, comunque, si passa al germanico “blao”, al norreno “blar” e al provenzale antico “blau” (questi sì che significavano “blu”). Dai primi due deriva il termine inglese “blue”, mentre è dall’ultimo che discende la parola francese “bleu”, di cui il nostro “blu” è un adattamento.

* Pare, peraltro, che greci e romani non amassero particolarmente il blu, a differenza degli egizi che lo consideravano il colore degli dei.