Sul viale dei ricordi: come sono diventata traduttrice

Sul viale dei ricordi: come sono diventata traduttrice

Quando avevo 18 anni, non avevo ancora un lavoro dei miei sogni. Avevo però due certezze: volevo evitare un lavoro impiegatizio che mi tenesse in ufficio dalle 8 alle 5 e amavo le lingue (specialmente il latino, studiato al liceo scientifico). Per questo, ho finito per scegliere il corso di laurea in Mediazione Linguistica e Culturale alla Statale di Milano.

Quasi quattro anni più tardi, durante il corso di laurea specialistica in Lingue e Culture per la Comunicazione Internazionale, mi veniva richiesto di accumulare alcuni crediti tramite uno stage nel “vero” mondo del lavoro. Dopo avere passato al vaglio le multinazionali con sede in zona, ho avuto un’improvvisa folgorazione: potevo rivolgermi a un’agenzia di traduzioni! Una rapida ricerca in Google mi ha rivelato che nella città più vicina a casa mia c’era una straordinaria agenzia specializzata in traduzioni audiovisive. Non ne sapevo assolutamente nulla, se non che volevo fare un tentativo. Poche settimane dopo, ero seduta a una delle loro scrivanie, cercando di assorbire qualunque cosa potesse offrirmi quell’esperienza. Tre mesi dopo, completato quel tirocinio, ero diventata una traduttrice.

L’anno successivo, mi sono laureata. Era ora di iniziare a guadagnarmi da vivere, perciò mi sono data da fare e ho subito trovato impiego nel reparto logistico di una grande azienda. Non mi piaceva per niente, ma mi ha permesso di fare due cose importanti: migliorare ancora le mie competenze linguistiche e imparare a trattare con i clienti. Il mio obiettivo, però, era ancora quello di fare delle traduzioni il mio lavoro a tempo pieno… e, per realizzarlo, ho inizato a tradurre di notte e nei weekend. L’agenzia presso cui avevo svolto lo stage è diventata il mio primo cliente, a cui ne sono seguiti alcuni altri. Dopo due anni, ho deciso di fare il “grande salto”: mi sono licenziata e ho aperto partita IVA come traduttrice freelance.

Oltre dieci anni dopo, amo ancora il mio lavoro e il mio stile di vita come il primo giorno, anche se, naturalmente, tantissime cose sono cambiate nel frattempo. Mi sono specializzata, ho seguito decine di corsi di formazione, ho abbandonato quel primo cliente perché aveva smesso di pagare con regolarità, mi sono sposata e sono diventata mamma, sconvolgendo la mia organizzazione giornaliera decine di volte… Ma la mia passione, la mia tenacia e la mia esperienza sono ancora lì, e non possono che crescere insieme a me.